La Cattedrale di Santa Anastasia è stata edificata tra il 1274 e il 1295 dall’Arcivescovo Ruggero di Stefanunzia, prelato di origine normanna, il quale ha voluto fortemente introdurre un architettura latina all’impianto della “nuova” chiesa, che verosimilmente nasce sulle basi di un catholicon bizantino.
Della prima costruzione rimane soltanto il portale maggiore esterno con un arco a sesto acuto e decorazioni che rimandano al periodo gotico, sormontato successivamente (XVIII secolo) da un
cornicione barocco con l’iscrizione sull’architrave: “BRACHIO SANCTO SVO DEFENDET SAP. 5”.
La frase latina introduce il culto della reliquia di Santa Anastasia, attualmente conservata nel Museo Diocesano di Arte Sacra, il quale, secondo la tradizione religiosa, salvò la rocca di Santa Severina da diversi terremoti nel corso dei secoli (1653-1783-1908). Ad ogni modo, la facciata attuale riporta un ornamento a fascioni verticali e orizzontali che creano una sorta di scrigno scenico che doveva conservare la reliquia più importante, il famoso braccio sopracitato regalato secondo la leggenda da Roberto il Guiscardo alla cittadina calabrese. Tutto questo è avvenuto sotto la volontà dell’Arcivescovo Carlo Berlingieri (1643-1719), il quale ebbe modo e tempo per cambiare molte situazioni nell’Arcidiocesi di
Santa Severina.
L’interno della chiesa presenta tre navate, di cui quella centrale più grande e più alta, sormontata da un soffitto ligneo a cassettoni del XVIII che ospita la tela del Martirio di Santa Anastasia firmata Francesco Peresi, le navate laterali invece sono corredate da cinque cappelle: la cappella del Crocifisso, la cappella di Santa Anastasia, la cappella della Regina degli Angeli, la cappella di San Leone e la cappella del Santissimo.
Il presbiterio della Cattedrale di Santa Severina, riporta a destra un ambone del XVII secolo con al centro una lastra cinquecentesca rappresentante la scena di Gesù tra i Dottori, a sinistra la cattedra lignea vescovile voluta da Carlo Berlingieri e rielaborata dall’Arcivescovo Giovanni Francesco Dadone (1952-1963). Al centro, invece, vi è l’altare maggiore in marmi policromi del XVIII secolo commissionato dall’Arcivescovo Antonio Ganini (1763-1795), e dietro l’altare, ancora oggi è presente un coro ligneo seicentesco con il badalone al centro.
ORARI DI APERTURA
sabato e domenica, dalle 15.00 alle 19.00.
Biglietto intero € 5,00
Biglietto ridotto € 3,00 – da 12 anni
P.zza Campo – 88872 Santa Severina (KR)
Telefono:
E-mail: