Chiesa del Pozzoleo

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Chiesa di Santa Filomena (Pozzoleo)

La chiesa di Santa Filomena detta anche del “Pozzoleo” è una delle più antiche architetture religiose del tessuto urbano di Santa Severina.

Situata all’entrata del centro storico, è la cartolina di benvenuto dei monumenti del borgo, la quale presenta una struttura molto particolare dovuta ad un periodo storico di transizione tra il mondo bizantino e l’avvento della dominazione normanna. La chiesetta risale al periodo compreso tra l’XI e il XII secolo, quindi edificata in epoca normanna, ma ben evidente è il rimando al periodo bizantino con un impianto architettonico tipico orientale e una cupoletta arabeggiante che presenta sedici colonnine. La struttura è divisa in due piani distinti, i quali mostrano un’unica navata: il livello superiore è formato da una doppia entrata con due portali ad arco acuto finemente decorati con motivi vegetali e a “tenaglia”, probabilmente erano incassate quattro colonnine ai lati, ormai perdute. All’interno la chiesa è composta da un’aula semplice completamente intonacata di bianco, con due bifore che affacciano sia ad est che a sud. La particolarità è l’impostazione di un grande abside centrale, fiancheggiata da due absidi di dimensioni più piccole, e una cupola slanciata di forma conico-cilindrica, con al centro un dipinto su tela del XVIII secolo raffigurante la Madonna del Pozzoleo. Tutto ciò anticipato da una deesis, in cui sono appese due stampe incorniciate in quadretti che raffigurano Gesù Cristo e la Madonna in stile bizantino.

Il piano inferiore, invece prevedeva verosimilmente una cripta con una cisterna di più antica datazione, ma lo stato attuale non è sufficiente a dare una spiegazione puntuale e attenta. Ad ogni modo, al piano inferiore è dedicata la leggenda che attribuisce il nome di Santa Maria del Pozzo o Pozzoleo, di cui si riporta il racconto:

“Filomena, donna molto laboriosa e di una religiosità che rasenta la follia, ogni mattina, infatti, si recava a messa all’alba, lasciando solo nel letto il figlio di cinque anni. Un brutto giorno, però, il bambino, svegliatosi improvvisamente e vistosi solo, si turbò così tanto che, dopo aver fatto alcuni passi piangendo a dirotto, cadde nel pozzo che stava nel piccolo cortiletto antistante la casa.

Al suo ritorno la donna non trovò più il figlio e, disperata lo cercò in ogni parte del paese, urlando ovunque il suo nome. La seguiva una turba di persone nel tentativo di confortarla, ma ella, lacerata, scarmigliata e fuori di sé, rientrò in casa solamente nel tardo pomeriggio dopo una ricerca infruttuosa e molto dolorosa. Qui iniziò a martoriarsi tutto il corpo come per punirsi della grave distrazione quando, all’improvviso, dopo aver perduto ogni speranza, udì una vocina che le diceva: “Mamma, vieni a prendermi, sono qui nel pozzo e una signora mi tiene tra le braccia.”

Un uomo, allora, scese con una scala a pioli giù per lo stretto e buio cunicolo e trovò il bambino seduto su un quadro della Madonna. Prese il bimbo così come si trovava, e lo portò in giro per tutto il paese per mostrare alla gente quanto accaduto.”

Curiosità

Il Comitato Madonne delle Grazie di Mugnano del Cardinale (AV) il 27 Dicembre 2014, organizzato con l’Associazione di “Santa Filomena battenti terza squadra”, regalò una statua di Santa Filomena alla Comunità di Santa Severina, in quanto nonostante il nome ufficiale della Chiesa riporta Santa Filomena, all’interno vi si trovava soltanto l’immagine della Madonna del Pozzo. Alcuni turisti di Mugnano del Cardinale in visita nel borgo calabrese poco tempo prima, trovandosi all’interno della chiesa, hanno voluto organizzare questo importantissimo evento, insieme alla Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Santa Severina. La statua è stata benedetta nel Santuario di Santa Filomena dal rettore Don Giovanni Braschi.

La chiesa è un luogo aperto al culto, visitabile e con una particolare attenzione al mese di Maggio, il quale la Parrocchia celebra messe tutti i giorni in onore della Madonna.

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