Chiesa dell'addolorata

La chiesa dell’Addolorata   L’edificio sconsacrato della chiesa dell’Addolorata risale al 1036 secondo un’epigrafe conservata nel Museo Diocesano di arte sacra, secondo alcuni studiosi si ipotizza fosse la prima cattedrale di Santa Severina. La costruzione dell’impianto architettonico è da attribuire al tardo periodo bizantino, che era impostato con una navata centrale e due, più piccole laterali. Dal XVII secolo la chiesa fu protagonista di notevoli modifiche che rielaborarono l’assetto, con diversi cambiamenti che continuarono per tutto il Settecento. Attualmente la chiesa dell’Addolorata versa in condizioni critiche, chiusa al pubblico da circa 45 anni, viene aperta sporadicamente per visite occasionali. Di recente è stato ripristinato il tetto pericolante, oltre ricevere una ristrutturazione alle mura esterne, compresa la facciata, la quale presenta un portale settecentesco con volute decorative sull’architrave e due finestre di stile barocco ai lati. Il campanile ospitava la più antica campana di Santa Severina del maestro “ANDREAS”, ora esposta nel Museo Diocesano. L’interno della chiesa, è caratterizzato da una navata centrale con il soffitto ligneo decorato a motivi vegetali e la raffigurazione al centro della colomba dello Spirito Santo, due cappelle laterali con altari in cattive condizioni e un presbiterio fatiscente che rimanda ad antichi fasti settecenteschi. Ci sono tracce di dipinti murali raffiguranti finte finestre e drappi azzurri che scendono dalle pareti. Sul lato destro vi è una sorta di ripostiglio con armadi e scaffalature in legno, ormai difficilmente recuperabili, insieme ad alcuni apparati effimeri raccolti ad un angolo dell’ambiente. La chiesa dell’Addolorata, denominata in passato anche “Santa Maria la Magna”, era una chiesa importante, centro religioso nel cuore del centro storico di Santa Severina, in cui vi erano conservate molte opere pittoriche e scultoree, fortunatamente salvate dall’incuria e oggi conservate ed esposte, nel Museo Diocesano di arte sacra. Di recente la chiesa è rientrata nei luoghi FAI, con aperture calendarizzate che hanno avuto un importante successo di pubblico, e negli anni passati è stata la location per diversi concerti di musica classica, anche nello spazio antecedente l’ingresso che funge da piccolo cortile.

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