Chiesa di Santa Maria
La chiesa è già documentata all’inizio del Seicento. Negli atti del sinodo di Santa Anastasia del 1634 si segnala che il rettore della cappella di Santa Maria del Carmelo, situata nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, doveva versare una libra di cera all’arcivescovo, ma in quell’occasione non si presentò. Questa chiesa, una delle poche all’interno delle mura, non aveva risorse sufficienti e veniva sostenuta dalla generosità dei fedeli. Nota anche come Santa Maria delle Grazie e delle Cinque Piaghe, a metà Seicento ospitava una confraternita laicale.
L’arcivescovo Antonio Ganini (1763-1795) la descrisse così: “La chiesa delle Cinque Piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo, con la sua immagine mentre viene deposto dalla croce, è gestita da un procuratore nominato dall’arcivescovo, che ne controlla l’amministrazione. Esisteva un sodalizio di confrati, ora dismesso, e ogni sabato si celebrava una messa per i benefattori. La chiesa ha quattro altari: uno dedicato a Santa Maria delle Grazie, con un beneficio intitolato a San Lorenzo Protomartire, un altro dedicato a Santa Maria di Monte Carmelo, , il terzo è intitolato alle Anime Purganti e ; infine, il quarto, dedicato a Santa Maria di Trapana.”
La chiesa era ancora in piedi alla fine del Settecento, situata tra la chiesa di San Domenico e quella di Santa Maria Assunta.
Nel corso del XX secolo la chiesa di Santa Maria è stata un punto di riferimento religioso per gli abitanti del rione “Porta Nova”. L’esterno presenta una facciata semplice con un portone centrale, una finestra ovale al centro, due nicchie ai lati e una al centro, oltre un campanile che rimanda alla prima costruzione. All’interno sono conservate sia opere pittoriche che scultoree catalogate, datate tra la fine del XVIII e gli inizi del XX secolo attribuite a vari artisti dell’Italia meridionale.
Oggi, l’edificio è chiuso al pubblico da circa 20 anni per problemi di agibilità e sicurezza della struttura, ma fa parte comunque dell’elenco delle strutture ecclesiatiche di Santa Severina degne di nota.